Due righe con l'intento di dare un'idea su quello che sia, in linea di massima, il percorso che cerco di affrontare con i miei allievi e quali siano gli obbiettivi che mi sta a cuore raggiungere con loro.
> Ma a prescindere dal fatto che si decida di iniziare quest'avventura con me o con qualcun altro mi prendo la libertà di dare un consiglio: se vi dovesse capitare di incontrare un insegnante che a lezione vi chieda cos'è che volete imparare, il mio consiglio è di mettere la retro e cercare qualcun altro. Non è compito dell'allievo sapere cos'è che deve imparare, se qualcuno vi chiedesse questo vi starebbe, secondo me, fornendo un cattivo servizio.
> A mio parere quello che serve ad una persona che voglia imparare è un insegnante con un repertorio di lezioni, qualcuno che lo senta suonare (se già sa fare qualcosa) e decida le cose migliori da fare per farlo migliorare.
Iniziare da zero, è sicuramente molto meglio che dover correggere delle abitudini sbagliate, questo lo dico per esperienza personale. Quando io ho iniziato a studiare musica in maniera molto seria (ossia con l'intento di dedicarmici a tempo pieno) avevo sui 18 anni e suonavo come autodidatta da un sacco di tempo: non immaginate quante 'bastonate' il mio insegnante abbia dovuto darmi prima di riuscire a farmi assumere le posizioni corrette. E comunque ancora adesso, di tanto in tanto, le tendiniti tornano a farsi sentire.
> Ora, io credo che nella musica lo studio (cioè quello che concerne la didattica) ed il suonare siano due cose abbastanza diverse: lo studio è il mezzo con cui impariamo a suonare mentre il suonare è il fine a cui miriamo ed a cui arriviamo per mezzo dello studio.
> Il compito dell'insegnante è, a mio avviso, quello di fornire ai suoi studenti i mezzi e le conoscenze per riuscire a suonare la musica che a loro interessa: che si tratti di Jazz, di blues o di classica (per fare qualche esempio) la musica è comunque composta da armonia, ritmo e melodia quindi quello che io cerco di fare con i miei allievi è affrontare questi elementi costitutivi ed approfondirli man mano sempre un po di più, in modo da fornirgli i mezzi per poter suonare quello che più gli piace.
> Per capirci, un accordo di dom7 è costruito da alcune note (do, mib, sol e sib) ed è presente in Mr P.C. di Coltrane (che è un blues minore), in Blue Bossa di Kenny Dorham (che è un pezzo di bossa nova) così come nel preludio in dom di Bach: il mio obbiettivo è far capire in che modo questo accordo sia costruito e come lo si legge sul pentagramma in modo da poterlo leggere ed interpretare ogni volta che lo si veda, Coltrane, Dorham o Bach che sia.
> Solfeggio e lettura, checché se ne dica, sono necessari e spiego il perché: l'aspetto melodico è presente (dove più, dove meno) in ogni genere di musica e volente o nolente se si vuole eseguire un tema, una trascrizione, uno studio di classica, per studiarlo bisogna saperlo leggere; con un po di costanza e affrontando l'argomento per gradi il problema non sussiste. Credo sia superfluo dire che più si studia più si va avanti velocemente con il programma... e come disse il mio mentore: con qualche bassista in più il Mondo sarebbe senz'altro un posto un po più bello!